Il patrimonio della Biblioteca in consultazione, spazio privilegiato della ricerca (circa 8.000  unità fra volumi, opuscoli, estratti, periodici) è relativo in particolare ad Alfieri, alla letteratura settecentesca e alla letteratura teatrale, nonostante l’esistenza di sezioni complementari relative ad altre discipline (arte, filosofia, storia, musica, cinema, storia locale), frutto di omaggi di autori, editori, enti pubblici e privati, ed è da integrare con un programma di acquisti/scambi che colmi le lacune, causate – negli  anni successivi allo smantellamento – dalle difficoltà logistiche, dovute alla precarietà delle situazioni, e dalla mancanza di fondi.

Il riallestimento dovrebbe comportare, infatti, in prospettiva, un significativo incremento del patrimonio esistente, in modo da garantire l’aggiornamento bibliografico, dovere primario sul fronte della ricerca.

La Fondazione intende proseguire e completare il riordinamento del patrimonio tramite una complessiva reinventariazione e  l’informatizzazione dello schedario. Quest’ultima è stata avviata ed è proseguita negli anni scorsi, in particolare dopo il rientro dei volumi in consultazione dalla sede operativa provvisoria presso il Polo Universitario di UniAstiss, nel corso del 2017, parallelamente a una razionalizzazione dei criteri di collocazione e fruizione dei volumi, tramite l’inserimento nel servizio bibliotecario nazionale, in modo da garantire la corretta circolazione dell’informazione bibliografica e una doverosa valorizzazione dell’esistente.

Di notevole interesse è la sezione antica della Biblioteca, che comprende oltre mille unità librarie particolarmente rare. Oltre a testi settecenteschi e ottocenteschi di grande interesse, sono presenti volumi del Cinquecento e del Seicento posseduti da Alfieri.

I volumi, ospitati in un apposito caveau presso la Sede Centrale della Cassa di Risparmio S.p.A. di Asti – dove vennero trasferiti nel 2000, all’avvio dei lavori edili in Palazzo Alfieri – hanno fatto ritorno nella loro sede naturale fra il maggio 2018 e il gennaio 2019, a seguito del riallestimento della sezione antica della Biblioteca, reso possibile dall’adeguamento (monitorato dalla competente Soprintendenza) di arredi di pregio, di proprietà della Fondazione stessa.

Nel corso del 2019 furono avviate, sulla base di un contributo della Regione Piemonte, le operazioni inerenti all’informatizzazione del catalogo, in parallelo a mirati interventi di digitalizzazione, da proseguire al termine della catalogazione, in particolare in relazione a pagine con appunti autografi, firme o note di possesso di Alfieri o di altri autori.

Dopo la sospensione dei lavori, verificatasi nei due anni di pandemia, 2020 e 2021, la catalogazione è ripresa sia in relazione alla sezione antica, che a quella in consultazione, nel 2022, grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.