Canova, Firenze e il monumento a Vittorio Alfieri.

In occasione del 220° anniversario della morte di Vittorio Alfieri, a Firenze l’8 ottobre 1803, e a pochi giorni dall’anniversario di quella di Antonio Canova, il 13 ottobre 1822,  la Fondazione Centro di Studi Alfieriani organizza presso la Sala conferenze di Palazzo Mazzetti, martedì 24 ottobre alle ore 17.30, un incontro con la dottoressa Silvestra Bietoletti, storico dell’arte, raffinata studiosa dell’arte italiana dal Neoclassicismo al Novecento, in particolare toscani, collaboratrice della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e dei Musei Nazionali di Lucca, per i quali ha curato allestimenti di mostre prestigiose.

L’incontro, dal titolo “Uno stile grave e maestoso”: Canova, Firenze e il monumento a Vittorio Alfieri sarà occasione di un viaggio nell’arte e nella Firenze del primo decennio dell’Ottocento.

Alla morte di Alfieri, Luisa Stolberg e il pittore Fabre, autore dei celebri ritratti del poeta, non solo diedero avvio alla stampa delle sue opere postume, ma cercarono di procurare un segno concreto della sua famain un monumento funebre nella basilica di Santa Croce, la chiesa visitata durante il primo soggiorno fiorentino dal diciassettenne Vittorio, che aveva ammesso nella sua autobiografia di essersi soffermato a riflettere sulla tomba di Michelangelo.Furono proprio la contessa d’Albany e Fabre a rivolgersi a Canova, aprendo una vicenda complessa, documentata dalle lettere e dai numerosi disegni e modelli preparatori che accompagnarono l’evolversi del progetto lungo sette anni, dal 1804 al 1810, non privi di ostacoli. Canova accettò l’incarico il 12 marzo 1804; fra il 1806 e il 1807 nacque il nuovo progetto, con il profilo di Alfieri su una medaglia apposta sul sarcofago e la statua dell’Italia dolente, con il capo reclinato. Fra il 1808 e il ’09, Canova lavorò ai marmi a Roma, scegliendoli con grande cura, collocati in Santa Croce in agosto. Il monumento fu inaugurato il 27 settembre e l’evento ebbe una straordinaria risonanza.

Al prestigioso incontro tutti sono invitati.