Martedì 24 giugno alle ore 17, la Fondazione Centro di Studi Alfieriani organizza il secondo degli “Incontri Alfieriani 2025”, ospite della Fondazione Asti Musei nella Sala Conferenze di Palazzo Mazzetti ad Asti, in corso Alfieri 357. Ospite sarà il professor Matteo Palumbo, ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università “Federico II” di Napoli, socio dell’Accademia Pontaniana, visiting professor presso le Università di Marsiglia, Aix-en-Provence, Toulouse, Montpellier, Nancy, e presso la “Johns Hopkins University” di Baltimora.

L’incontro, dal titolo Metafisica della colpa: il mito nel teatro di Alfieri, affronterà uno dei grandi temi del teatro tragico alfieriano, quello del labile confine fra colpa e innocenza, incarnato da personaggi attinti al mito, reinterpretati da Alfieri scandagliandone l’interiorità nella spirale di violenza in cui egli li coglie; vittime e carnefici di se stessi nel dissidio fra consapevolezza e inconsapevolezza, fra il detto e l’indicibile. Pensiamo alla «più assai infelice che non colpevole» Mirra di Alfieri, nella sua impari lotta interiore per negare anche a se stessa la passione d’amore per il padre, e ad Antigone, nel mito vittima di oscura predestinazione, perché figlia di incesto, essendo figlia di Edipo, ma in Alfieri portatrice della pietas contro la violenza del potere. Pensiamo a Polinice, fratello di Antigone, colpito dalla maledizione del padre Edipo, e ad Oreste, prigioniero della sete di vendetta scaturita dagli orrori che hanno segnato la stirpe alla quale appartiene. Non sono più l’invidia e lo sdegno di Venere ad alimentare l’imperscrutabile dolore della Mirra di Alfieri, né le maledizioni di Edipo a colpire il suo Polinice e la sua Antigone. Altre sono le chiavi di scrittura del Poeta e di lettura, per noi moderni, da scoprire insieme in un incontro sul riuso del mito nel teatro alfieriano, metafora di passioni al di là del tempo.